Cari tutti,
in questi giorni leggere e rileggere le tante storie che avete raccontato è stato così bello che abbiamo deciso di fare vivere questo blog, almeno per un po’..
In fondo siamo una famiglia, e forse anche Alessandro avrebbe voluto che continuassimo a condividere idee, pensieri e progetti con tutti voi.
Un’ultima cosa non vi abbiamo ancora detto, ma è molto importante: Alex avrebbe voluto che eventuali donazioni da parte degli amici fossero devolute a
“COMUNITA’ NUOVA” di Don Gino Rigoldi, Via Gonin 8, Milano.
Trovate più informazioni su http://comunitanuova.it/
A domani, con tanto affetto
Mariangela, Elisa e Valeria
Vorrei segnalarvi questo bel ricordo di Giuseppe Traversa,
E’ proprio l’Alessandro che ho conosciuto…. io che spingevo perchè diventasse ordinario, non certo per la posizione ma per poter fare ancora di più nel campo della formazione…
e lui sorrideva …..
http://www.snlg-iss.it/liberati_ricordo_traversa_mele
Grazie Mariangela, molto bello. Grazie a Giuseppe ed Alfonso Mele per aver evidenziato tutti gli aspetti importanti della personalità di Alex, anche quelli forse meno appariscenti ma tremendamente sostanziali (possibile evitare la trappola amico-nemico, mai recriminazioni/disimpegno perchè le cose non funzionano). Chapeau anche per aver sottolineato che la storia di Alessandro è un po’ un paradigma dei malfunzionamenti istituzionali. D’altra parte, è la stessa cosa sottolineata nel bel ricordo di Alex su Lancet … (segnalato qualche post fa da Elena). Meno male che gente come Alessandro tiene alta la bandiera dell’Italia
Ciao Ale
E 7: al 4° posto, a caccia del 3°!
Ci sentiamo, MAO
mi pare che Ale nella sua nuova occupazione si stia impegnando egregiamente a supportare la sua squadra del cuore, sono fiduciosa che presto troverà il tempo di instillare qualche buona idea e proposito anche nella mente dei nostri ministri della sanità e della ricerca….
http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(12)60092-0/fulltext
Caro Ale
Un pochino di patema nel finale, tanto per non cambiare e per non farci mancare nulla, ma ne abbiamo portata a casa un’altra: siamo nri quarti di Coppa Italia, avanti così!
A presto, MAO
Ieri sera ho cucinato ai miei bimbi lo zabaione dicendo loro che era uno dei dolci preferiti di Alessandro che faceva assaggiare con orgoglio agli amici stranieri in visita durante l’inverno.
Mi è sembrato di vivere un momento famigliare dove si prova a far rimanere impressa la figura del nonno al nipote che l’ha conosciuto troppo poco. Perchè se i miei figli sono così lo devono un po’ anche ad Alessandro e Mariangela che con estrema leggerezza mi hanno stampato nel cuore idee ben precise di equità e giustizia.
Grazie e viva lo zabaione!
carissime,
anche la mitica rivista Epidemiologia e Prevenzione ha voluto ricordare Alessandro, con le parole di Iain Chalmers e … mie (quale azzardato accostamento).
Per chi non fosse al corrente della copiosa e lunga carriera di scrittore di articoli scientifici, non so quanti articoli Alessandro abbia pubblicato su Epidemiologia e Prevenzione, ma certamente uno dei suoi primi sulla sua esperienza di lavoro con la tossicodipendenza.
Su suggerimento di Mariangela vi allego il link
http://www.epiprev.it/
La presenza di Alessandro aleggia costantemente nell’aria e a proposito di forcone, non ha certo mancato di lasciarci parecchi compiti; il problema sarà farceli correggere, ma ci attrezzeremo anche per questo
marina
1 a ZITTi!!!!ci siamo quasi…..tutti ad esultare e a pensare a te nel momento in cui il Principe ci ha fatto il GOAL!!!Ciao ALE.
Ciao,
Naufraghi di Lampedusa e naufraghi del Giglio: forse ad Alessandro il tema, per il blog, sarebbe piaciuto….
A presto, MAO
Lo sapevamo tutti che avrebbe vinto la Beneamata, con tutti i Santi che ha in paradiso. Emmenomale no? Se la vittoria era scontata, la scoperta e’ un’altra: abbiamo tutti, in noi, un po’ di Ale. Perfino quel giallorosso che si scurisce appena e tende al nerazzurro. Se il blog restera’ aperto e vivo potra’ essere una sorta di “insight” collettivo in cui riconosceremo sempre Alessandro.
L’Inter vince il derby con un gol del Principe ! Avevi anticipato la rincorsa ma come sempre fra noi se ne accennava timidamente.. Pero’ posso immaginare come sorridi e festeggi. Un abbraccio e un saluto alle tue donne. Stefano
Ciao, interisti
Inter batte Milan 1 a 0! In trasferta!
Si rientra in corsa scudetto: lassù qualcuno ci ama!
A presto, MAO
Cari tutti,
in questa serata di derby e nostalgia di tante partite condivise dal vivo, via sms, telefono, web …..vi allego questo bella poesia scritta da Stefano, amico caro e grande compagno di Inter.
Ciao Sandro
Finalmente riposi, dopo tanto correre,
tanto leggere e scrivere notturni,
di una vita farcita di tutto;
che sapeva di stazione,
allegra e rumorosa,
piena di gente che saluta,
di impegni da onorare
e di treni da prendere.
Naturalmente distratto per curiosità
e diversamente puntuale per destino:
vinto dalla tua generosità
non perdevi le cose,
le regalavi al mondo;
e, se accumulavi ritardo,
era solo per i troppi chilometri
o per le coincidenze avverse.
Tutta l’energia e l’allegria,
l’intelligenza e la goliardia,
la voglia di lottare per un mondo migliore
il nomadismo scanzonato,
e la serietà mista all’ironia
ce li hai trasmessi a forza
e ci resteranno dentro.
Ti immaginiamo ora,
che sorridi sotto i baffi
per averci tutti con te
in silenzioso abbraccio:
alzi il tuo sguardo furbo,
da giardiniere esperto
che tanto ha seminato
ed ora attende.
Accompagnati dai tuoi pensieri
e dalle tue attenzioni
ti aspettiamo come sempre .…
sicuri che ti ritroveremo,
dentro di noi e che arriverai
da dovunque tu sia,
per le prossime partite.
Ciao,
Non so come andrà a finire: intanto al 9′ del II° tempo Milito segna e l’Inter passa in vantaggio!
Qualcuno lassu, gongola!
Ciao, MAO
Ps. Indegno “curatore” cimeli Inter!
Stasera ale e io ci messaggiamo, come a ogni partita che conti. E questa è il derby e la si perde da un anno e mezzo. Ma Ale scrive “2-0 per noi. Uno nel primo e uno nel secondo tempo. Partita chiusa. Ibra infreddolito.” Anche io sono fiducioso. Che sia una bella serata di sport, e a noi favorevole.
Ale e se non va come dici domani scrivo sul blog e non sarò gentillismo.
L
Good Alex, è andata benone.
L
In questi giorni mi trovo a Barcellona per il meeting del DECIDE/GRADE con Marina, Nicola, Silvia e Massimo.
Naturalmente si parla spesso di Alessandro ed in particolare questa mattina c’è stato un momento per ricordarlo. Diverse persone sono intervenute con aneddoti e ricordi fra i quali Marina, Nicola, Gordon Guyatt, Andy Oman, ecc… In particolare Andy ha detto che una delle caratteristiche secondo lui più peculiare di Alessandro era quella di essere una persona senza età, non solo per il suo aspetto fisico, ma soprattutto per lo spirito, l’attitudine che aveva verso ogni cosa. Mi è sembrata una descrizione molto azzeccata della personalità di Alessandro.
Colgo l’occasione per segnalare il link ad una pagina del sito Cochrane dedicata ad Alex:
http://www.cochrane.org/alessandro-memory-book
A presto
Elena
Care Mariangela, Elisa e Valeria,
probabilmente l’avrete già visto, ma nel caso vi segnalo che su wikipedia è comparso un profilo di Alessandro (che magari potrebbe essere arricchito)
http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Liberati
a presto
Care Mariangela, Elisa e Valeria,
noi non ci siamo mai conosciute di persona, sono Sara Comparetti, la segretaria del Centro Interuniversitario Thomas C. Chalmers. Ho conosciuto Alessandro molti anni fà, a metà degli anni 90 e ho avuto molte occasioni di lavorare con lui insieme a Livia Candelise. Colgo l’occasione di questo spazio che avete creato per condividere anche con voi e con tutti gli amici di Alessandro che lo leggono la lettera che Livia Candelise, io e Dario Conte abbiamo scritto oggi a tutti i membri del Chalmers.
Un affettuoso abbraccio,
Sara
Gentili Colleghi, Cari Amici,
come oramai tutti saprete, il I° gennaio Alessandro Liberati ci ha lasciati.
In questi giorni molte belle e importanti parole sono state scritte per ricordare la sua opera e la sua straordinaria figura. Il Prof. Liberati è stato un ricercatore e uno scienziato illuminato che ha potuto realizzare molti obiettivi e ricoprire importanti ruoli nella Sanità pubblica, Regionale e Nazionale.
Noi, qui, ora vogliamo però ricordare Alessandro prima di tutto come un amico che ci è stato particolarmente vicino e a cui dobbiamo, insieme a Livia Candelise, la nascita del nostro Centro Interuniversitario.
Tra la fine degli anni novanta e l’inizio degli anni 2000, quando la Cochrane Collaboration era ancora poco conosciuta in Italia e la Medicina Basata sull’Evidenza era una nebulosa per pochi addetti ai lavori, Alessandro e Livia vollero fortemente la creazione di un Centro di Ricerca Interuniversitario che portasse all’interno della formazione dei giovani medici l’EBM, nelle Università, nei Corsi di Laurea, nelle Scuole di Specializzazione e nei tanti Master organizzati da Livia a Milano e da Alessandro a Bologna. In quegli anni abbiamo lavorato bene insieme. Ci univa la voglia di realizzare progetti concreti, in un ambiente restio alle innovazioni come quello universitario e ciò non è stato sempre facile. Molti anche i progetti presentati e finanziati al Ministero della Salute e a quello dell’Università.
Alessandro era un personaggio poliedrico che ha cavalcato con disinvoltura il mondo della evidence based medicine in un contesto italiano difficile. Aveva una estrema fiducia nella medicina basata sulle prove di efficacia (come amava definire l’evidence based medicine), riteneva importante fare conoscere la letteratura e sopratutto spingere ad utilizzare le conoscenze scientifiche nella pratica clinica (che forse lui stesso avrebbe voluto praticare).
Fu così che nel 2001, dopo una lunga e laboriosa gestazione (il Chalmers fu il primo Centro Interuniversitario dell’Università di Milano), nacque il Centro di Ricerche Interuniversitario sulla Metodologia delle Revisioni Sistematiche e la Promozione della Evidence-Based Medicine che Alessandro volle intitolato all’amico e maestro Thomas Charles Chalmers.
Il desiderio di innovare in continuazione, la passione per l’insegnamento per il quale difendeva strenuamente l’uso dell’italiano, la necessita di libertà ed indipendenza nella ricerca erano le caratteristiche distintive del suo operare che più abbiamo apprezzato. Il modo migliore per ricordarlo è di continuare a mantenere alti questi valori in ambito accademico.
Ora che Alessandro non c’è più, anche noi, come tanti altri che hanno condiviso con lui il cammino, fatto insieme un pezzo di viaggio comune, ci sentiamo chiamati a raccogliere in qualche modo il testimone della sua opera, a portare avanti e a sviluppare ciò che ci ha insegnato e spronato a fare in questi anni.
La nostra speranza e il nostro augurio, ricordando Alessandro, è che il Centro Chalmers possa trovare nuova forza nel riscoprire, riproporre e rafforzare i motivi che hanno determinato la sua nascita e che lo hanno guidato in questi lunghi anni. Forse un modo per farlo potrebbe anche essere quello di intitolare il Centro ad Alessandro Liberati.
Livia Candelise, Sara Comparetti e Dario Conte
Am very pleased to hear this. It will be an excellent way to keep everyone informed on the initiatives in Alex’s honour and we must put them in English too ……..
Hugs
Christine
Care Mariangela, Elisa e Valeria,
mi sembra bella e saggia la decisione di tenere aperto il blog. Con questa iniziativa Alessandro, con il vostro supporto, ha potuto stimolare una grande ricchezza di contributi da parte di una comunità di persone. Tutti noi, dentro la “Giuseppa”, condividiamo certamente l’amicizia e la stima per Alessandro e per voi, ma anche qualcosa che va al di la di ciò, che ci porta a sperare e magari lottare per “un micro e macro mondo un po’ migliore”. Della grandezza di Alessandro ci sono le moltissime tracce che tutti conosciamo; quella di motivare e valorizzare gli altri, stimolandone le potenzialità e mettendole in contatto tra loro dentro la Giuseppa, credo sia la più importante. Spero e credo che questa comunità di persone possa continuare a condividere una certa passione civile, anche se scambi e contributi potrebbero essere un po’ più rarefatti poiché l’impareggiabile regista è (solo) fisicamente assente. Il prossimo Libertrophy potrà essere una ulteriore occasione per ritrovarsi con leggerezza e passione, come Alessandro ci insegna.
A proposito, grazie per ciò che avete detto e condiviso con tutti noi 4 giorni fa. Ripeto ciò che molti altri hanno detto (compreso Alex, quando ha riconosciuto le sue fortune): dietro e accanto a una grande persona è facile che ci sia una grande famiglia. Ed è certamente così per Alessandro, che pure è speciale di suo.
Vi abbraccio forte, Giulio
PS di Alex mi piace ricordare (soprattutto per Elisa e Valeria, dato che Mariangela lo sa bene essendone stata co-protagonista) che quando venne al mio matrimonio, che si svolse in Puglia, fu capace di partire da Roma (dove aveva avuto una riunione il giorno prima) e passare da casa vostra ad Arese per cambiarsi. A proposito della “dimensione del viaggio” …
Dear Mariangela,
I think the blog should be extended to the rest of the world with an “official” announcement. Few people were brave enough to break the language barrier and post something in English.
As the blog was to me a hand chain were the energy could flow freely and pet our hearts I think people from abroad should have access to this effective treatment!
I think this is a really good idea. My family and I are already thinking about the best way to transform this blog in something different, maybe an internet site where we can sort by theme and/or date the most important discussions that took place in last months, and where everyone can share his point of view… any other idea, or even a sketch of it, is of course very welcomed..
Buonanotte a tutti,
Eli Lib
Cara Mariangela, cara Elisa, cara Valeria,
è difficile staccarsi da questo blog. Ci siamo visti brevemente l’altro ieri a Montignoso e poi a Forte, io vi continuo a pensare con tanto affetto. Mariangela lo sa, le ragazze forse un po’ meno. L’altro giorno avrei voluto, Elisa e Valeria, dirvi qualcosa in più, manifestarvi maggiormente il mio affetto, ma la giornata, so, era già stata triste per voi e per tutti, densa di emozioni, lunga e commovente. Voglio solo dirvi che siete ormai entrate nel cuore di tutti gli amici di Alessandro e lui ne è fiero e vi aiuterà sempre e vi proteggerà fino a che ne avrete bisogno e lo vorrete.
Io vi abbraccio ancora una volta insieme con la vostra mamma.
Bruno
PS Prendete voi, con Mariangela, l’eredità di questo blog e pensate con i tempi che vi parranno più opportuni cosa vorrete farne nel futuro. Sono sicuro che deciderete per il meglio e tutti gli amici vi ringrazieranno.
Sono contenta che il blog non chiuda. Uno spazio ancora possibile per chi potrebbe avere la notizia in ritardo o per continuare a scambiarsi ricordi e pensieri.
Ad Alessandro probabilmente sarebbe piaciuto.
Pensavo in questi giorni: nella mia vita professionale ho incrociato Alessandro diverse volte e per brevissimi tratti, a Verona, in Toscana e persino, indirettamente, a Montreal, dove mi è accaduto di parlare di lui con Olli Miettinen, e infine a Bologna, dove sono approdata quest’anno. Ma al di fuori di questi brevi tratti di strada, naturalmente lui c’era, in una domanda che ricorreva spesso: che cosa ha scritto o fatto Liberati su questo o quell’argomento? è sempre stato uno dei riferimenti a cui guardare, in mille occasioni. Ora la domanda si arricchirà, per me come per tante altre persone che gli sono state più o meno vicine, con un: che cosa direbbe o penserebbe Alessandro? che cosa farebbe se fosse qui? se fosse in questa situazione?
Voglio mettere in questo blog un piccolo ricordo che ho di lui, che porta in questa direzione. Verona, 2005, conferenza di consenso sulle Gravi cerebrolesioni. Tavola rotonda tra esperti, Alessandro modera. Pochi minuti a ciascuno per dire “con verità” che cosa intende fare “da domani”. Tutti si adeguano, ma un borioso professore di cui non ricordo il nome (Mariangela certo lo ricorda) la prese molto alla larga, con piglio assai retorico. I pochi minuti passarono, Alessandro lo richiamò, non ricordo se una o due volte, poi tolse l’audio. E il prof restò a bocca asciutta, offeso e basìto che qualcuno avesse potuto fargli un tale sgarbo. Mi sarei alzata ad abbracciare Alessandro per questo, e tante volte mi è accaduto, nei convegni, in situazioni analoghe, di pensare: ecco, se ci fosse Alessandro staccherebbe il microfono. Togliere la parola a chi con arroganza non rispetta le regole e non rispetta i presenti; magari, e non solo nei convegni.
E’ davvero convincente l’immagine del viaggio che Luca ha menzionato nel sito del Pensiero; la dimensione del viaggio mi conduce a quella bella e famosa poesia di Costantino Kavafis, Itaca. La metto qui, insieme a un fortissimo abbraccio in più per Mariangela, e per le sue splendide ragazze.
ITACA
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente e con che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
Sono restia ad usare il blog, ma per amare bisogna comunicare e voi l’avete dimostrato così spesso e così bene che mi sono decisa a mandarvi un abbraccio collettivo, per tutto quanto avete fatto voi proprio anche solo con il blog, per chi è stato Alessandro e perchè sappiate che qualsiasi progetto abbiate in mente ci saremo.
Ieri Alessandro era con noi.
Baci Rietta
care Libs vi ringraziamo con tutto il cuore per la giornata di saluto ad Alessandro che avete organizzato, il dolore non è meno grande, non smetteremo mai di sentire la sua mancanza (tanti che ieri erano lì devono averlo pensato), ma ci è stato possibile mettere in fila alcuni pensieri positivi:
* ci sono alcune idee forti di Alessandro scritte, dette e da lui personalmente messe in pratica che possono diventare oggetto di lavoro ed impegno per chi intende portarle avanti o consolidarle. Il fatto che lui non possa più farlo in prima persona e fisicamente ci obbliga a mettere da parte pigrizia mentale e pavidità e a prendere impegni personali su una specifica “carta delle priorità”. Sono certa che Mariangela sarà su questo punto di riferimento per molti di noi;
* la maggioranza delle persone che erano presenti ieri sono venute per testimoniare la stima e la simpatia che Alessandro ha saputo suscitare, sono convinta che nessuno fosse lì per ragioni “formali”. Eravamo un gruppo molto “trasversale” e abbastanza eterogeneo per ruolo, origini ed esperienze, ma quando ci siamo salutati abbiamo letto nei reciproci sguardi che questo sentimento ci unisce e io penso che su questo sentimento si possa costruire una rete che accolga la “carta delle priorità”.
* chapeau Alessandro, sei ben riuscito a coinvolgere le direzioni delle aziende sanitarie sui temi a te cari e ad avere la loro attenzione anche su questo tuo ultimo messaggio, e certo per la carica emotiva e la bellezza del luogo in cui è stato letto non sarà subito dimenticato o sottovalutato…
cara Mariangela,
siete state bravissime, tu e tue belle figlie. Ed è stato bellissimo il saluto che avete organizzato per Alessandro. Bellissime le parole di Elisa e Valeria, che so essere state anche le tue.
Grazie a tutte e tre.
Porteremo sempre con noi la sua voglia di vivere, la sua allegria, la sua speranza, il suo immenso coraggio anche nell’affrontare la morte, la sua energia, il suo entusiasmo, il suo travolgente sorriso che, ho capito da quanto hanno detto in tanti stamattina in chiesa e fuori dalla chiesa, non lo ha abbandonato fino all’ultimo
Il testimone ora lo hai raccolto tu, ma tutti noi saremo con te per aiutarti a portare avanti tutto ciò per cui lui si è battuto e in cui ha creduto….. a pugno chiuso…
La chiesa era piena solo di gente che gli ha voluto bene e hai visto quanti erano?
Tu hai avuto una grande fortuna ad aver potuto stargli accanto per tutta la vita e le tue figlie ad averlo avuto come padre.
Ti abbraccio forte
Silvia
Carissimi Liberati Family and Friends,
non sono con voi a Bologna ma alle 10:30 ho acceso una candela natalizia con ricami dorati nel mio ufficio in Clinica Oculistica e lo terrò acceso tutto il giorno finché non sarò certa che non sarete arrivati a Forte dei Marmi. Spero di non incendiare il Monoblocco!
Alessandro ci sta abbracciando tutti con il suo concetto di “vicinanza-condivisione pur nella lontananza” e grazie a lui mi sento con voi.
Sally
Dear Mariangela, Elisa and Valeria
My thoughts are with you, and I wish you strength at this challenging time.
We will not forget Alessandro and what he has done for the world.
Hugs, Iain
Cara Mariangela, Elisa e Valeria,
My deepest sentiment with all of you.
Thanks for keeping the blog open. I’m really sorry I won’t be able to be there tomorrow, so having this blog is a way to be there in some way.
From far away in Canada, my heart will be with all of you.
A big hug.
Avanti!
Jordi
Cara Mariangela
mi sembra una bellissima idea proseguire con questo blog
E’ stata una delle tante idee di Alessandro e non penso sia opportuno chiudere questo modo di stare in qualche modo collegati.
Un abbraccio a domani
Paolo
Mari
questo blog è l’ultimo dei tanti doni che ci ha fatto Alessandro.
Un abbraccio. A domani
Silvana
” Facesti come quei che va di notte,
che porta il lume dietro e sè non giova,
ma dietro sè fa le persone dotte.” ( Dante, Purgatorio)
Mari, Valeria e Elisa, domani avrete intorno tantissimi amici, amici antichi o che vi sono stati vicini con un’intensita’ di cui credo di non essere stato capace. Magari non riusciro’ neanche a incrociare i vostri sguardi e cosi’ vorrei vi giungesse il pensiero piu’ dolce e riconoscente per tutto quello che in questi anni avete fatto per me, per noi.
cara mariangela,anche se non ci vediamo da tanto,non ho smesso di pensare, da lunedi scorso, a quanto sei stata in gamba..e a quanto le tue figlie sono fortunate ad averti avuto come guida di questa squadra..siete state incredibili..credo che alessandro non potesse avere di più per sentirsi protetto.amato e aiutato; ricordo quando andavamo in giro per il parco sempione, con elisa e giulia piccole..e ci misuravamo con l’essere mamme in erba..davvero una vita fa..dalle parole di ale, che sentivo di quando in quando, e dalle chiacchierate dei tempi più lontani, è sempre trasparito come tu e le tue bimbe fossero il centro della sua pur avventurosa vita.
domani verrò giù con don gino, e anche se non riusciremo forse a salutarci, voglio che tu sappia che anch’io vi penso,e per qualsiasi cosa,ci sono..
alessandro voglio ricordarlo così come l’ho conosciuto, sorridente, a vent’anni, in viaggio..
ti abbraccio forte
fulvia